Cosa vedere alla Galleria dell'Accademia e nei suoi dintorni
La Galleria dell'Accademia
La visita alla Galleria dell'Accademia di Firenze è un’esperienza unica ed imperdibile perché questo museo ospita una delle meraviglie dell’arte di tutti i tempi : il David di Michelangelo, considerato il capolavoro della scultura occidentale.
Il David di Michelangelo
Attraverso la grande sala lungo la quale sono collocate le sculture michelangiolesche dei Prigioni, le quali , nonostante incompiute, emanano tutta la loro potente forza espressiva, si giunge alla Tribuna dove si eleva un gigante di marmo di oltre cinque metri rappresentante l’eroe biblico David che Michelangelo scolpisce in tutta la sua perfetta anatomia, forza muscolare e intensa vitalità.Chiunque stia di fronte a questa statua non può non percepire una sensazione di bellezza ,stupore e ammirazione che travolge i sensi. Alla Galleria dell’Accademia si ammira anche una ricca collezione di modelli preparatori come il pregevole Ratto delle Sabine di Giambologna nella Sala del Colosso e i gessi del Salone dell’Ottocento, oltre ad una importante collezione di dipinti dal XIII° al XIX secolo.
Il Museo degli Strumenti Musicali
Una sezione dell’edificio è dedicata al Museo degli Strumenti Musicali nel quale sono conservati antichi strumenti dal XVII al XIX secolo provenenti dalle collezioni granducali Medici e Lorena, tra i quali un violino di Antonio Stradivari del 1609, l’unico creato dal famoso maestro ancora conservato nel suo stato originale e il primo esempio di forte-piano ( antenato del pianoforte) di Bartolomeo Cristofori del 1739.
La visita a questo museo rappresenta dunque una coinvolgente immersione nella produzione artistica fiorentina lungo quasi un secolo.
NEI DINTORNI DELLA GALLERIA DELL’ACCADEMIA
La Galleria dell'Accademia è situata in Via Ricasoli, una delle vie facenti parte del tessuto più antico di Firenze, che collega il Duomo con Piazza San Marco. In passato si chiamava Via del Cocomero, per via della presenza di alcuni orti medievali dove d’estate si coltivavano prevalentemente cocomeri che nelle calde sere d’estate erano tagliati a fette e conservati in tinozze di acqua fredda per essere venduti ai passanti.
Il Teatro Niccolini
In questa strada secondo la tradizione si trovava anche la casa- bottega di Cimabue poi ereditata da Giotto. Nel 1847 il nome fu modificato in Via Ricasoli in onore dell’illustre politico fiorentino Bettino Ricasoli il cui palazzo sorge sulla strada. L’edificio più importante in questa via è sicuramente il Teatro Niccolini, già Teatro del Cocomero, dove nel 1648 il Cardinale Giovan Carlo de Medici trasferì la sede dell’Accademia degli Infuocati, prima compagnia stabile di teatro di prosa di Firenze, nelle case della famiglia di Niccolo degli Ughi e dove andarono in scena tragedie e commedie classiche, nobile svago per gli aristocratici e per la famiglia granducale.
Il commesso fiorentino di pietre dure
Proseguendo verso Piazza San Marco incontriamo un’importante bottega artigianale per la produzione del commesso di pietre dure che dal XVI° secolo rappresenta una delle eccellenza dell’alto artigianato fiorentino e dove si può entrare per ammirare la tecnica raffinata con la quale si creano opere preziose fatte a mano da abili artigiani.
Il Conservatorio e l'Accademia di Belle Arti
Adiacenti all’Accademia troviamo il Conservatorio Musicale Luigi Cherubini, tra i più importanti d’Italia e l’Accademia di Belle Arti ambedue fondati dal Granduca Leopoldo nel 1784. Quest’ultima rappresentò una riforma della più antica Accademia delle Arti e del Disegno fondata da Cosimo I nel 1563, ed è la più antica Accademia d’Arte al mondo.
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